Arcevia Fatima e firme_def

Artisti e critici nell’Operazione Arcevia

un documento unico, del lavoro collettivo

Il 12 luglio 1975 i partecipanti ad Operazione Arcevia si ritrovano per un sopralluogo nei luoghi dove sarebbe sorta la Comunità esistenziale e, a seguire, il 13 per un dibattito nella Casa della gioventù di Palazzo di Arcevia.

Nel giorno del dibattito, sulla stampa di questa foto scattata da Ico Parisi quasi un anno prima, Frascà raccoglie le firme dei partecipanti al dibattito, buona parte di quelli che avevano aderito al progetto.
Questo unicum è conservato nell’Archivio Nato Frascà.

In senso orario: in alto
la dedica di PIERRE (Restany): “Come si fa, a fare diventare cuore un cubo? Sarà un problema di contro-prospettiva. Tuo PIERRE 13.VII.1975”

le firme, tra quelle riconoscibili e accertate:
destra: Chrissa Romanos

In basso: Mauro Staccioli o Francesco Pennisi – Enrico Crispolti – Italo Bartoletti – Gina Avogadro – Emilio Villa – Lucio Del Pezzo – Patrizia Molinari – Valeriano Trubbiani – Corneille – Nikos – Rod Dudley – Ico Parisi – Giuliano Collina – Giuseppe Serini – Igino Balderi – Edgardo Mannucci – Cesar – Arman – Antonio Miotto – Bruno Di Bello

Sinistra: Gabriella Bairo – Antonio Parravicini – Milvia Maglione – Shu Takahashi.

La foto risaliva al 25 luglio 1974: data dedicata, nella prima fase di progettazione della Operazione, ad una ricognizione dei luoghi, documentata fotograficamente, intitolata “Autoarchitettura”.
La modella/performer Fatima, con una tunica bianca con ampi tagli verticali, è qui adagiata in una collina di fronte all’area scelta per la futura Comunità.
Come si adagia il tessuto alla natura, già adagiato esso stesso al corpo, così la Comunità si adagerà nello spazio-natura, e l’ipotesi architettonica, come tunica, darà spazio all’umanità che la vivrà.

Aderenze, leggerezze, aperture, consapevoli pressioni, volumi posti ma non imposti: la scala umana.
Uno spazio che “fa spazio”, come ha scritto Heidegger: “Il fare spazio come sfoltire, sfoltire come diradare; diradare, liberare, render libero. E la spazialità dell’essere umano. Il fare spazio = Spazio solo a partire dal nostro insistere e persistere nella radura, estaticamente. Radura ed Evento”. [corsivi del testo originale]

Questa foto accoglierà, nel posteriore fotomontaggio di Parisi, il “diradarsi” della struttura architettonica nella “radura”, pubblicata nel volume Operazione Arcevia Comunità esistenziale edito nel 1976.