1958, Roma: prima mostra personale
alla Galleria Schneider, con Mrs. Ruebhausen
Frascà tiene la sua prima mostra personale presso la Galleria Schneider di Roma, che si inaugura l’11 febbraio 1958.
La Galleria era stata aperta da Robert E. Schneider nel 1953 alla Rampa Mignanelli favorendo artisti non figurativi, con particolare attenzione ai giovani.
L’esordio di Frascà viene recensito dalla critica Lorenza Trucchi sul settimanale La Fiera Letteraria del 9 marzo 1958. “Un convincente debutto” – scrive la Trucchi – “Rouault e gli espressionisti tedeschi sono alla base di questa sofferta e meditata pittura già valida malgrado talune inevitabili ingenuità sintattiche, per una genuina e appassionata volontà di espressione e per un forte colore sotterraneamente tumultuoso”.
Frascà è ritratto con Zelia Peet Ruebhausen, che ricopriva, tra altri, il ruolo di osservatrice delle Nazioni Unite per la League of Women Voter; con il marito Oscar M. Ruebhausen dagli anni ’50 erano divenuti collezionisti di arte astratta e di arte africana.
Frascà espone, tra le altre, alcune opere della serie Impronte e alcune dedicate alla corrida e al rapporto ancestrale tra uomo e toro; tra queste Pamplona 1, al centro della foto.
Di “parvenze di idoli” parla un breve e acuto trafiletto uscito sul quotidiano Il Tempo.
Diramazioni, in itinere
… il biglietto di invito alla mostra
… la recensione di Lorenza Trucchi
… “Alla Schneider”: ‘parvenze di idoli’
… l’opera “Pamplona 1”
… “Impronte” tra Scialoja, Frascà e Kounellis