… da un bisogno di comunicare
il testo:
la mia pittura nasce da un bisogno di comunicare
e di parlare, di esistere e di ribellarsi, o di
accettare con umiltà se questo significa migliorarsi .
comunque di vivere come un uomo del mio
tempo quale sono . con le angosce e le crisi,
con i dubbi gli impulsi, con tutta la
forza di cui sono capace.
questo sono io, e nei miei quadri non c’è
da cercare altro se non la mia traccia che
voglio testimoniare delle mie ore
e dei miei giorni .
la modalità:
fermare i pensieri, passo dopo passo; anzi, farli correre, sulla carta.
grafia talvolta minuta; talaltra a picchi e come sovradimensionata:
frutto del momento, dello stato d’animo che preme nell’impressione dell’inchiostro
(stilografica, biro, pennarello, tratto pen) o nel solco della mina, incisivo se appuntiva o più morbido se consumata.
Traccia – dinamica – di stato, d’animo
questo, può darsi si affacci improvviso, come squarcio o grido; può darsi (consegnarsi) come più pacata riflessione o rimemorazione
può dirsi, cioè raccontarsi, alle luccicanze delle prime ore del mattino, così come nelle velate e gravi ombre notturne.
Testo/i letti più e più volte: e sottolineati, quando fossero risultati salienti; e/o emendati, corretti, annotati, a voler, nel tempo, come ulteriormente e più precisamente dire, cioè dare.
Un filo, un unico filo li lega, nelle loro diverse configurazioni e altezze e proposizioni e nei mutamenti delle condizioni che li hanno generati
una unica voce, anch’essa nel tempo mutata, clamantis: esistere, ribellarsi; i dubbi, gli impulsi.
Tout commence par une interruption, ha scritto Paul Valéry
interruzione di una serie continua; irruzione in un ordine dato
insurrezione di moti non comprimibili e non esprimibili se non come strappi
strappi – soglie, da attraversare, comunque, sempre.