Roma 1970: con l’opera “Rebis Daedalus I”
una delle opere più misteriose e affascinanti di Frascà
Nella Tenuta Valchetta al Labaro, zona nell’area Nord di Roma, a ridosso del Tevere, Frascà è en plein air con Rebis Daedalus I, una delle varianti della serie dei Rebis accanitamente investigate tra il 1967 e il 1971 e presentate nella mostra alla galleria Studio Farnese di Roma tra il maggio e il giugno del 1971.
Il Daedalus, scultura di acciaio inox lucidato, è il ‘negativo’ della forma ‘matrice’: le sorprendenti e spiazzanti proprietà del Rebis matrice vengono esponenzialmente amplificate grazie alle superfici specchiate: opera labirintica e misteriosa che produce effetti visivi continuamente mutevoli, che attendono d’esser scoperti e messi alla prova con nuove e differenti esperienze espositive.
L’ultima esposizione è stata a Torino, alla mostra antologica “La Mente mente: l’interrogazione sistematica” tenuta alla Pinacoteca dell’Accademia Albertina nel 2014.
Scrive Frascà: “Non è ‘stile’ quello di ripetere la matrice (di per se stessa irriconoscibile al minimo spostamento di asse visivo) in differenti materiali, misure, soluzioni; è la volontà di rinnovare nel ‘progetto attuato’ (=morte) una vitalità (non artificiosa ma ‘attraverso artificio’) anzi, ancora una possibilità di distruzione di ciò che (di per sé) si afferma per mettere in difficoltà la stessa affermazione ed eccitare, esorcizzare, la vitalità del dubbio, del non-certo, dell’inquieto, del possibile. Distruzione di una forma attraverso una serie di atti costruttivi, come distruzione dello spazio, attraverso lo spazio.”
Il Labirinto, con le sue costruzioni – decostruzioni – rotture – entrate – uscite – fallimenti – voli, di cui quest’opera è segno, possiamo considerarlo come il simbolo dell’intera opera di Frascà; e dato che in lui non v’è differenza tra opera e vita, possiamo considerarlo il simbolo della sua vita. E tale simbolo può essere rappresentato da due Re/Regine (“Res-bis”, come vuole la rappresentazione alchemica): Rebis e KAPPA.
Diramazioni, in itinere
… due “Note sul Rebis”
… il “Daedalus I” en plein air: natura naturans/natura naturata
… varianza: il “Rebis Daedalus II”
… specchi in “Labirinthus III”